Ride for Children day12: Basilea – Colmar
Oggi lascerò la Svizzera dopo tre giorni di pura goduria a pedalare in un luogo a dir poco perfetto per il cicloturismo. Dal paese di Zunzgen, dove ho trascorso la notte a casa dei miei zii, fino a Basilea, dove attraverserò il confine con la Francia, sono solo 25km.
Non dovendo preparare bagagli e tenda da smontare, parto abbastanza presto. Alle 7.30 sono già sui pedali sotto una pioggia copiosa per la quale il giubbotto impermeabile è obbligatorio. Se dovesse continuare per molto sarò costretto a cambiare anche i pantaloncini e metterne un paio asciutti. Per le scarpe ho utilizzato al momento due sacchetti di plastica stretti con gli elastici e quindi resteranno asciutte.
Pedalo lungo la strada principale che attraversa alcune città, una dopo l’altra, come Lausen, Liestal, Frenkendorf e Pratteln, dove termina non solo il cantone di Basilea campagna per dar spazio a quello della città, ma termina anche la pioggia e pian piano un bel sole inizia a farsi spazio tra le nuvole.
Entro nella città di Basilea passando lungo la ciclabile del ponte della ferrovia che passa sul Reno, nota come Street Art Mile ed infatti è abbellita da tanti murales, tra cui uno molto toccante che mostra l’immagine del bambino siriano trovato morto sulle spiagge della Turchia. Terminato il ponte volto a sinistra e continuo lungo il parco che costeggia il fiume. Trascorro un po’ di tempo lungo le strade di questa città che ho già visitato qualche mese prima durante il periodo dei mercatini di Natale e mi era piaciuta, ma noto che anche nella sua veste estiva è piacevole da visitare.
Poi mi dirigo verso la frontiera con la Francia. A differenza di quella sul Gran San Bernardo, qui ci sono controlli ma sono impegnati con alcuni personaggi poco convincenti e non mi considerano proprio, quindi poco dopo le 10 del mattino mi ritrovo nella terza nazione del mio Ride for Children.
La prima città francese che confina con Basilea è quella di Saint Louis, dove c’è anche l’aeroporto che fa riferimento a tre città di tre nazioni diverse, cioè Basilea, Mulhouse e Friburgo.
Saint Louis è una cittadina piccola e carina ma nulla a che vedere con la cura urbana della Svizzera. Superato il centro della città vado avanti per circa 20km in stradine di parchi naturali, evitando auto e ammirando intere distese di foreste. Arrivo così fino ad uno spazio verde che da su un canale del Rodano. Qui c’è un memoriale della Seconda Guerra Mondiale per la battaglia sul pont du Bouc dove persero la vita migliaia di francesi e tedeschi. Do un’occhiata ai vari elementi che lo compongono, tra cui un carrarmato e poi riparto in direzione Mulhouse, che dista pochissimo da lì.
Non vedo l’ora di entrare nella città più meridionale dell’Alsazia perché non sono riuscito a visitarla neln precedente viaggio alsaziano, ma ne avevo sempre sentito parlare bene. Qui ci sono i cartelli dell’Eurovelo 6 che mi guidano nel migliore dei modi e basta seguire le indicazioni per il centro città e non perdersi.
Le dicerie su Mulhouse sono assolutamente vere. E’ una bella città che va visitata se ci si ritrova da queste parti. Il centro storico è molto bello ed è un piacere muoversi lungo le sue strade in bici. Arrivo fino alla piazza de la Reunion, dove spicca la cattedrale di St Etienne, poi contino a pedalare e a guardarmi intorno. Trovo un forno dove comprare qualcosa da mangiare e mi siedo ad una panchina per consumare il pasto di questo primo pranzo francese.
Per Colmar mancano poco più di 40km e ho ancora l’intero pomeriggio a disposizione per arrivare ad un orario decente al camping e magari concedermi anche una passeggiata a piedi nella cittadina simbolo dell’Alsazia.
Poco dopo Mulhouse trovo Kingersheim e Wittenheim, poi continuo alternando strade principali e strade di campagne, con alcuni tratti in sterrato lungo il fiume Ill. E’ un piacere attraversare i borghi dell’Alsazia, ricchi di case a graticcio e piccole fontane nelle piazze.
A quest’ora del pomeriggio non c’è un’anima nei borghi e si sente solo il rumore del passaggio della bici.
A Sainte-Croix-en-Plaine passo ancora una volta sul fiume Ill, dalla sponda destra a quella sinistra, prendendo la direzione verso Colmar che ormai è a meno di 10km. Vado lungo le strade della parte ad est del centro senza entrarci e raggiungo il camping Ill, molto bello sul fiume omonimo. Probabilmente è il camping più vicino al centro città che si raggiunge facilmente a piedi. Cosa di cui sono felice perché preferisco lasciar un po’ la bici e fare due passi.
C’è tantissima gente entrando al campeggio, soprattutto camper e comincio ad aver paura di non trovare posto. L’alternativa è un camping abbastanza lontano che non mi ispira nemmeno più di tanto. Fortunatamente all’ingresso mi dicono che c’è posto e proseguiamo con tutte le pratiche solite tra documenti e informazioni sulle regole del posto. Per una notte in tenda con tutti i servizi, incluso wifi e piscina, mi chiedono 30€. E’ il prezzo più alto che abbia speso in tutto il viaggio per dormire in camping, ma sono pur sempre a Colmar.
Monto la tenda, lavo giusto l’indispensabile visto che mancano solo due tappe e faccio un bagno in piscina. Dopodiché doccia e una bella passeggiata per il centro di Colmar, che mi conferma quanto la ricordassi bella. Approfitto anche del grande supermarket vicino al camping per comprare un pò di cose da cucinarmi.
Una delle ultime tappe di questo viaggio termina così, con una cena in solitaria lungo le sponde del fiume Ill. Il Lussemburgo è a meno di 300km da qui e il solo poter pensare alla parola “dopodomani” fa uno strano effetto.
Dati tecnici di tappa
- Distanza: 113km
- Dislivello: 166m
- Tempo di pedalata: 5h 42′
- Velocità media: 19,8 km/h