Zante, come non me l’aspettavo
Perché a Zante? Mi interessava? Un sogno da realizzare? Assolutamente no! Certo non è che mi dispiaceva andarci, ma sicuramente era molto in basso nelle priorità dalla mia travel wishlist.
I miei quattro giorni a Zante, anche meno considerando che primo e quarto giorno di fatto erano due mezze giornate, sono nati come un’aggiunta al mio viaggio per Cefalonia, così da sfruttare al meglio le offerte dei voli da Napoli. I nuovi collegamenti diretti Volotea, per entrambe le isole, sono infatti comodissimi e a prezzi stracciati nel periodo di fine giugno – inizio luglio, quindi “approfittare” in questi casi è una parola d’ordine.
Come dicevo, Zante non era nelle mie immediate preferenze, nonostante le bellissime foto viste e riviste sul web, la credevo e ne sentivo parlare, come una di quelle mete del tipo Ibiza, Sunny beach, Mykonos, delle quali il divertimento non mi dispiace assolutamente, però magari non ci vedi alternative al mare e alla movida e quindi cerchi un luogo che possa essere completo anche sotto tanti altri aspetti.
Ma come spesso accade, anche per le stesse Mykonos e Ibiza, se la maggior parte dei turisti usufruisce solo di alcuni “servizi”, non è detto che poi quei posti in effetti non possano offrire anche altro.
Zante è stata proprio così. Nonostante l’insolito brutto tempo e le temperature paradossalmente basse dei primi due giorni, mi ha lasciato abbastanza stupito di quanto potessi visitare oltre le spiagge e i luoghi di divertimento…del resto la storia di Zacinto è stata abbastanza travagliata nel tempo, quindi un po’ bisognava aspettarselo.
Probabilmente proprio il cattivo tempo dei primi giorni, non potendo andare in spiaggia, ha contribuito nello spingermi a cercare alternative valide e quindi mettendo ancora più in mostra le doti nascosti di questa piccola isola ionica.
Alla fine è accaduto che, anche quando è arrivato il bel tempo, ho continuato a visitare l’isola nei suoi particolari dettagli lontani dalle spiagge e ripiegando su quelle nel pomeriggio per un po’ di riposo e di tintarella.
Non ho certo trovato il Louvre o il Colosseo, ma sicuramente tanti piccoli dettagli storici, urbanistici e socio-culturali, senza tralasciare la gastronomia, che diventano un corredo interessante alla ovvia vacanza mare e sole.
Zante mi ha dato l’impressione di un’isola che continua a darsi da fare per migliorare il proprio turismo sulla costa, punto sicuramente forte per un mare paurosamente trasparente e una varietà di paesaggi rocciosi o sabbiosi, che in effetti accontentano qualsiasi preferenza.
Allo stesso tempo, questo suo migliorarsi nelle località balneari, ha lasciato intatti e spesso anche malandati, i borghi rurali interni, rendendoli a mio parere un piccolo e interessante gioiello da scoprire fuori dai percorsi turistici. Scordatevelo un turista medio che si mette a vagare per il borgo di Maries per fotografare piccoli edifici fatiscenti (mi sono divertito come un matto! 🙂 )
A volte questi borghi interni sono davvero messi male, in quanto vittime di violenti terremoti passati come quello del 53, ma quegli edifici in pietra divenuti stalle per gli animali o piccole botteghe di prodotti locali, a mio parere non vanno assolutamente persi in una vacanza a Zante. Fanno parte del sistema isola quanto lo sono le spiagge e il mare, quindi perdersi la zona interna significherebbe secondo me non capire Zante nella sua totalità.
Qualcuno penserà “con quel mare stupendo e tutto quello che offre la costa, perdo la mia vacanza a Zante a girare per le campagne?“. Assolutamente non sto dicendo questo! Anche perché non vi toglierebbe tutto questo tempo. I borghi rurali sono piccolissimi, a volte davvero quattro case intorno ad una chiesa con l’annesso campanile e soprattutto sono posti sul percorso che va da una spiaggia all’altra dell’isola.
Se ad esempio siete a sud e decidete di andare in una spiaggia verso nord, sicuramente attraverserete diversi borghi uno dopo l’altro e quindi perché non fermarsi un attimo per entrare nella piccola chiesa ortodossa o per girovagare tra le botteghe che vendono miele e altre delizie del posto?
Pertanto nell’organizzarsi i propri itinerari e tenendo conto di essere motorizzati, non ci perderete per niente tempo nel passarci e dare un occhio. Inoltre ci sono le taverne…Zante ne è stracolma!
Oltre quelle più turistiche poste a ridosso delle spiagge, ci sono quelle poste nei luoghi più impensabili e compaiono proprio laddove meno ve le aspettereste.
Ce ne sono alcune che affacciano su strapiombi panoramici e soprattutto sul lato ovest, sono ottime per andarci a mangiare al tramonto.
Infine ci sono chiese e monasteri da non perdere, come quello delle suore di Eleftheotria e quello dei frati di San Giorgio delle Rocce. Tralasciando la bellezza architettonica, sarà bello ascoltare i frati che vi faranno da guida storica del luogo, raccontandovi ogni dettaglio di quello che fu ed è il monastero.
Tutto questo non significa che vi ho tolto il mare…sarebbe una pazzia. Anche i borghi sul mare sono interessanti e suggestivi, come non citare Agios Nikolaos, Planos, Alikes o Keri, alcuni minuscoli e graziosi, altri più estesi e turistici con i lungomare contornati da taverne colorate. Si può anche provare ad incontrare una tartaruga caretta-caretta sulla spiaggia di Gerakas o sull’isola di Marathonisi, punti cardine nella baia del Parco Marino.
Poi ci sono zone dove pure non essendoci un borgo, si può trovare qualcosa di interessante e suggestivo tra le rocce. Un esempio è la zona dei fiordi di porto Limnionas e porto Roxa, dove strade mozzafiato e senza protezioni scendono con tornanti a picco sul mare, fino a trovare distese di scogliere che si affacciano su un mare cristallino. Lì è il posto migliore per lo snorkeling e il kayak tra le grotte.
Quindi ricapitolando…borghi interni, monasteri, borghi sul mare, fiordi e poi?
E poi inutile far finta che non ci sia, la vediamo su tutte le foto dei vostri amici in vacanza a Zante: la spiaggia del relitto, anche nota come Shipwreck beach!
E’ vero che è super turistica e affollata, è anche vero che ci sono tante spiagge a Zante con acqua molto più pulita, ma non si può non andare. La visione celestiale (e celeste!) che si ha quando la barca entra nell’insenatura non si dimentica più per tutta la vita. Quel colore così acceso, dovuto a sorgenti sulfuree, sembra dipinto a mano e lo scheletro della nave adagiata sulla spiaggia rende il tutto ancora più suggestivo.
Come si è capito, bisogna andarci in barca, perchè a piedi non si può raggiungere. Questo è solo uno dei tanti luoghi di Zante dove si arriva solo via mare ed è per questo che noleggiare una barca non è poi tanto male o quanto meno si può approfittare delle innumerevoli escursioni a prezzi irrisori che ci sono sull’isola.
Infine arriva la sera e la sera a Zante non è per niente male. Può essere tranquilla e rilassante tra le vie della carina città di Zacinto o dalla sua vista panoramica che le è proprio dietro, nel borgo di Bochali, ma può diventare anche frenetica e super dinamica a Laganas, Argassi e Kalamaki, dove discoteche, bar e locali di ogni genere sono zeppi di giovani fino all’alba.
Ora si è capito perché mi è piaciuta Zante? Poteva offrirmi di più oltre tutte queste opzioni? Direi proprio di no!
E a voi? Che impressione ha fatto?