Visitare l’isola di Capri
Per visitare l’isola di Capri non serve tantissimo tempo, ovvio che chi può permettersi qualche giorno in più gode maggiormente di questo paradiso, ma basta anche un solo weekend per non perdersi nulla e visitarla a 360°.
Di seguito tutte le info utili allo scopo…
Come arrivarci
L’isola di Capri è collegata via mare con i porti di Castellammare di Stabia, Torre del Greco, Ercolano, Sorrento, Ischia, Piano di Sorrento, Salerno, Napoli e alcune località della costiera amalfitana come ad esempio Positano ed Amalfi.
I collegamenti, il loro numero e la frequenza di partenze dipende dal periodo dell’anno. Alcuni di essi sono fermi ad esempio durante l’inverno, altri invece ne riducono solo il numero. E’ bene controllare sui siti delle varie compagnie per avere un quadro esaustivo e completo, non oggetto di questo articolo. Questo link (aggiornato al 2020) ad esempio potrebbe fare al caso vostro.
I mezzi via mare sono diversi tra loro. Esistono traghetti, navi veloci e aliscafi, non mancano in alcune tratte prettamente estive anche imbarcazioni molto più piccole. Quale scegliere?
Ci sono sicuramente pro e contro per ciascuna scelta e poi tanto dipende da voi stessi. Gli aliscafi ad esempio sono molto più veloci e raggiungono l’isola a volte anche in un tempo che risulta essere la metà rispetto ad un traghetto, però hanno il contro di un biglietto a costo maggiore e il fatto che passerete il viaggio rintanati all’interno dell’imbarcazione. Al contrario del traghetto, più lento ma permette di godere del paesaggio e dell’aria aperta, che d’estate è davvero piacevole per gustarsi il golfo.
In ogni caso, qualsiasi sia la vostra scelta, considerate che nel periodo più affollato, cioè quello estivo, non è semplice trovare biglietti per imbarcarsi, soprattutto arrivando pochi minuti prima alla biglietteria del porto oppure nei giorni di massima affluenza turistica (pensate a Napoli quando arrivano anche i crocieristi).
In tal caso, spendendo qualche euro in più, potreste usufruire della biglietteria on line. Riceverete il numero di prenotazione via mail e una volta arrivati al porto potrete convertirlo in carta d’imbarco.
Mentre la partenza avviene dal porto della città che avete scelto, l’arrivo è uguale per tutti, cioè nel porto di Marina Grande a Capri. Sito sulla costa dell’isola rivolta verso il golfo, quindi quella nord.
Dove pernottare
Le possibilità di pernottamento a Capri non sono spalmate allo stesso modo su tutta l’isola. Ci sono zone praticamente irraggiungibili via terra, dovute anche a molti tratti di costa rocciosa e frastagliata, che attrae soprattutto chi ci giunge in barca.
Le zone con maggior quantità di edifici sono i borghi di Capri, Anacapri e Marina Grande. Mentre il primo è ricco di alberghi anche lussuosi e di prestigio, il secondo si adatta a molte più tipologie di richieste, spesso anche più economiche di Capri, pur essendo distante pochi km. A ridosso del porto invece ci sono spesso appartamenti, con meno alberghi rispetto al resto dell’isola.
In ogni caso tutte e tre le zone vanno benissimo per il pernottamento e spesso la scelta è dettata più dal proprio budget che da altri motivi, anche perché sull’isola i mezzi pubblici sono efficienti e frequenti, con spostamenti anche in prima nottata durante il periodo estivo.
Come spostarsi
A Capri ci si può spostare in diversi modi, cioè in bus, in funicolare, in taxi, in barca e ovviamente a piedi.
I bus sono capillari, precisi, frequenti, ma allo stesso tempo piccoli perché devono adattarsi alla larghezza delle piccole viuzze dell’isola e ciò comporta affollamento e code nei periodi caldi.
Capri e Anacapri sono collegate tra loro e con le due marine, allo stesso tempo Anacapri ha collegamenti con la grotta Azzurra e punta Carena. I tempi di attesa tra una partenza e l’altra variano dai 10 ai 25 minuti in base alla linea. Tra Capri e Anacapri d’estate ci sono collegamenti anche nelle prime ore della notte.
Il costo del biglietto è di 2€ al botteghino o di 2,50€ a bordo.
La funicolare invece collega Marina Grande alla piazzetta di Capri, allo stesso costo del bus. Le corse iniziano all’alba e vanno avanti fino alle 21 circa. Per l’acquisto dei biglietti bisogna recarsi ai botteghini di aliscafi e traghetti…stesso prezzo degli altri mezzi pubblici.
A Capri è molto utilizzato anche il taxi, quello tipico decappotabile. Lo utilizzano molto gli stranieri ma i costi non sono vietatissimi, soprattutto se si è in più persone.
Il trasporto in mare non manca, soprattutto a Marina Grande ci sono tantissime imbarcazioni che portano i turisti in diverse zone della costa, soprattutto quelle non raggiungibili attraverso le strade dell’isola o magari quelle più famose come la grotta Azzurra.
Infine ci sono i vostri piedi. Capri non è molto vasta e si raggiunge una o l’altra zona con facilità e poco tempo, attraverso splendide passeggiate nei caratteristici vicoletti dell’isola o lungo strade panoramiche.
Da Marina Grande a Capri si percorre una ripida ma piacevole strada in salita che conduce fino alla piazzetta, alternando anche gradinate.
La stessa strada è utile anche per raggiungere Marina Piccola, basta andare a destra al bivio di via Acquaviva, in cima alla salita, per ritrovarsi al largo Due Golfi.
Proprio lì inizia la discesa verso Marina Piccola, abbastanza breve e immersa nell’ombra delle villette che danno sul panorama. La stradina si chiama via Mulo e conduce fino alle spiagge di sassolini.
Da Capri ad Anacapri, il percorso è meno piacevole perché in salita e sulla strada principale, al contrario magari è meglio dato che si procede in discesa e spesso si tagliano i tornanti tramite gradinate interne.
Il percorso a piedi più bello è invece quello da Anacapri a Marina Grande lungo le gradinate della Fenicia. Oltre 900 gradini discendono affacciando su un panorama mozzafiato. Una volta giù i polpacci e le caviglie saranno dolenti anche ai più allenati, ma ne vale davvero la pena. Il suggerimento è di percorrere la Fenicia nel pomeriggio così da trovarsi all’ombra.
Infine ci sono anche tantissimi percorsi di trekking o similari, soprattutto sulla parte di Anacapri ai piedi del monte Solaro, col percorso della Migliera. Qualche indicazione utile la trovate lungo il viale Axel Munthe. Altrimenti ci sono le scale della Fenicia che ho già citato e altri percorsi che troverete descritti di seguito, come la via del Faro e quella di Pizzolungo.
Ultima cosa, se avete intenzione di portarvi l’auto a Capri nella stagione estiva, cambiate pensiero…non si può!
Tipicità gastronomiche
Chi segue il mio blog sa bene quanto ci tenga all’accostamento viaggio – cibo locale, senza il quale a mio parere il viaggio diventa tristemente incompleto. Ebbene come non parlare del cibo caprese!
Capri è l’estensione in mare delle costiere (sorrentina e amalfitana), quindi molte sue specialità sono legate a quella zona della Campania, come il limoncello, ad esempio e l’utilizzo del limone in tante specialità dolciarie. Lo stesso vale per i piatti preparati coi prodotti del mare, che riprendono la tradizione del golfo di Napoli, quindi spaghetti ai frutti di mare, fritture di pesce, etc.
La specialità prettamente caprese in effetti si chiama proprio…”caprese”. E non si tratta di una singola specialità, perché con la parola caprese si intendono due cose, la caprese intesa come torta e la caprese intesa come insalata.
La torta caprese è un dolce fatto di mandorle e cioccolato e la sua origine è dovuta paradossalmente ad un errore di un cuoco di Capri, dal nome Carmine Di Fiore, il quale dimenticò di aggiungere la farina mentre preparava un dolce a tre malavitosi americani, giunti a Napoli per conto di Al Capone. Il dispiacere del cuoco divenne un successo al palato degli americani, dando vita così ad uno dei più noti dolci partenopei. A Capri tutte le pasticcerie ne sono ovviamente piene e un pezzetto va assaggiato.
L’insalata caprese invece è un preparato di pomodori, mozzarella e basilico. Qualcuno dice che sia stata preparata la prima volta a Capri da un muratore in un cantiere, mentre altri dicono sia stato un omaggio tricolore del hotel Quisisana all’artista Tommaso Marinetti. In ogni caso il preparato è legato all’isola di Capri ed è ottimo sia al piatto, sia in un panino, nelle calde giornate estive dell’isola.
Qualche dettaglio sulle differenti zone dell’isola…
Marina Grande
Marina Grande è la zona portuale di Capri e anche quella maggiormente ricca di servizi. La strada Cristoforo Colombo affaccia sul porto stesso, diviso in zona pubblica e privata, dove accede chi raggiunge l’isola con la propria barca. Risulta essere anche la zona maggiormente trafficata dato che ci sono frequenti sbarchi, il via vai di taxi e bus, gli uffici del turismo, la funicolare e i botteghini per acquistare qualsiasi tipo di biglietto. Da qui partono anche i tour privati per raggiungere le varie zone costiere dell’isola.
Sul lato sinistro del porto, guardando il mare, c’è una stretta ma lunga area balneabile, dotata sia di lidi a pagamento sia di aree pubbliche. L’acqua è anche lì pulita come su tutta l’isola e ci sono diversi servizi, oltre ad essere più comoda ad esempio per persone anziane e disabili. Presenti rubinetti d’acqua dolce anche nella zona pubblica.
Poco lontano da lì c’è il bagno di Tiberio, raggiungibile via mare con opportuno servizio barca.
Nonostante la folla turistica spesso presente, Marina Grande resta una zona tipica e caratteristica di Capri. Le casette bianche o colorate, i piccoli ristoranti, i negozi di prodotti locali e inoltre l’inizio delle viuzze che portano nelle altre zone dell’isola. Non sottovalutatela, spenderci qualche ora a guardare tutto quello che succede, lascia un bel ricordo del cuore pulsante di quest’isola.
Marina Piccola
Se Marina Grande è il cuore pulsante dell’isola, allora Marina Piccola è il suo luogo magico. Arrivarci scendendo lungo le rampe di via Mulo e ritrovarsi questo piccolo angolo di paradiso con lo sguardo che si perde sui faraglioni è sempre un’emozione, anche se ci siete già stati decine di volte.
Anche qui i servizi non mancano, forse meno comoda di Marina Grande per questioni di spazio e di gradinate che giungono fino alle spiagge. In ogni caso non mancano ristoranti, bar a ridosso della riva e diversi lidi, tra cui alcuni storici.
Se invece cercate spiagge pubbliche, c’è la piccola e carina spiaggia sulla destra in fondo alle scale, valida anche per gli amanti dello snorkeling considerando le rocce che spuntano dall’acqua e il mare cristallino. Portate magari sandali o scarpette per il mare, perché la spiaggia è ricoperta di sassi e in acqua di tanto in tanto ci sono scogli.
Anche qui un piccolo rubinetto serve acqua corrente utile sia per bere che per bagnarsi.
Capri
Su Capri (intesa come città dell’isola) c’è poco ancora da dire. La bellezza e l’unicità della famosa piazzetta e di tutto l’intreccio di stradine che la circondano, sono una notorietà mondiale. Difficile passeggiarci nel periodo estivo e non beccare qualche VIP. Ristoranti e alberghi di lusso sono all’ordine del metro e la quantità di negozi delle migliori griffe non è da meno.
“Troppo turistica!” dice qualcuno. Ma è giusto che sia così, dico io. Il turismo caprese è indiscusso protagonista storico di quel borgo ed è anche di nicchia, in un certo senso, perché una settimana a Capri non è certo alla portata di tutte le tasche.
Ma un weekend si adatta a tutti e in una passeggiata nella piccola cittadina di Capri non può mancare una visita ai giardini di Augusto (2€), con vista sui faraglioni e sulla particolare via Krupp, che porta fin giù (se è aperta).
Inoltre c’è l’interessante Certosa di San Giacomo (biglietto giardini di Augusto + Certosa 3€), la chiesa di santo Stefano nella piazzetta o quella di sant’Anna, piccola e graziosa, situata in quello che fu l’antico borgo medievale.
Se invece cercate la foto ricordo con i faraglioni in vista ravvicinata, allora non perdetevi il panorama dal belvedere Tragara, magari continuando lungo il sentiero di Pizzolungo, che costeggia proprio la vista sui faraglioni e giunge al bellissimo arco naturale.
Dalla piazzetta inizia anche il percorso che in poco più di mezz’ora conduce in salita fino a Villa Jovis, cioè i resti dell’antica villa di Tiberio, una delle dodici che l’imperatore romano fece costruire su quest’isola della quale s’innamorò perdutamente. L’ingresso costa 6€, aperta dalle 10 alle 19 d’estate e dalle 10 alle 16 d’inverno.
Per il resto vi consiglio di perdervi, più vi perderete nei meandri di quelle stradine e più scoprirete le particolarità del principale borgo caprese.
Anacapri
Anche l’isola di Capri ha il suo lato tranquillo, meno turistico e affollato, ma che non ha nulla da invidiare al resto dell’isola…il suo nome è Anacapri.
Una persona anziana caprese una volta mi ha detto “Ammirare Anacapri è come ammirare la Capri di una volta“. Il borgo antico, pedonale, è una vera bomboniera.
Bastano pochi passi a piedi e vi farà innamorare. Piccoli ristoranti, tante botteghe tipiche tra cui quella del famoso ciabattino, il profumo delle granite di limoni freschi e quello dei fiori che abbondano ai lati delle strade e sui balconi.
In questo breve e intenso passeggiare, ci sono anche tanti luoghi da visitare. Non perdetevi per nessuna ragione al mondo, la chiesa di San Michele Arcangelo, col suo pavimento di maioliche del settecento (ingresso 2€) oppure la Casa Rossa, abitazione del colonnello statunitense John Clay McKowen, impossibile da non notare per imponenza e per il forte rosso pompeiano.
Infine, ma non per importanza, c’è quello che qualche anno fa fu premiato come Parco Privato più bello d’Italia. Parlo di Villa San Michele, gestita dalla Fondazione Axel Munthe, dal nome del medico svedese che la fece costruire. Per visitare la villa e il suo spettacolare giardino panoramico c’è un biglietto d’ingresso di 8€.
Da piazza Vittoria, nel bel mezzo di Anacapri, parte la seggiovia per il monte Solaro…al costo di 11€ (a/r) ammirerete il più bel panorama dell’isola.
Anacapri è anche la zona migliore per acquistare i souvenir e fare shopping (a meno che non cerchiate grandi marche), perché i prezzi sono più bassi di Capri e c’è molta scelta grazie alla presenza di tante botteghe: via Orlandi e via Axel Munthe sono le principali strade per i vostri acquisti.
Grotta Azzurra e Punta Carena
Come già detto nelle info dei trasporti, da Anacapri si raggiungono anche la grotta Azzurra e punta Carena, dove c’è il faro.
La prima è raggiungibile anche via mare con diverse imbarcazioni di tour organizzati, ovviamente il costo è maggiore dei 2€ del bus. Una volta arrivati sul posto, l’unico costo aggiuntivo sarà il marinaio che col gozzo vi porterà nella grotta. Un giro veloce (pochi minuti), ma molto intenso. Tutto ciò dal mattino presto al calar del sole, con molta coda nei periodi molto turistici, quindi recandovi sul posto ad orario diverso potreste godervi la grotta con un bagno in quelle acque azzurre.
Per punta Carena, oltre l’autobus, c’è la via del faro che giunge a destinazione dopo un’ora di cammino. Sul posto non troverete spiagge, ma solo rocce e vaste scogliere pianeggianti bagnate da un mare tremendamente pulito. Oltre a due stabilimenti a pagamento, c’è anche un’area libera. Nei pressi del faro c’è anche un antico fortino.