Visitare Lussemburgo…scoprendo la città che non ti aspetti
Siamo sinceri…quanti illustri viaggiatori hanno mai pensato nella loro vita: “Vado a visitare il Lussemburgo!“? Direi pochissimi e quel “pochissimi” probabilmente si traduce in alcune situazioni tipiche.
La prima è che visiterai il Belgio e visto che sei da quelle parti, fai una toccata e fuga in Lussemburgo (forse perché ti sei perso!) che mai ti sogneresti di visitare in un viaggio dedicato, la seconda è che sei un viaggiatore di quelli con la “V” maiuscola che ormai ha visitato tutta l’Europa e ti son rimasti stati come, l’Andorra, il Liechtenstein e…il Lussemburgo, ultima non meno probabile e che hai parenti che vivono in Lussemburgo e quindi ti ritrovi a visitarlo, chissà quante volte.
Ok, io appartengo alla terza tipologia, anche perché in Belgio non ci sono mai stato e per la V maiuscola del viaggiatore ho ancora un bel po’ di nazioni in sospeso.
Quello che però fa strano è che al ritorno dal primo viaggio in Lussemburgo, si è anche felici di averlo visitato. Perché la capitale del piccolo stato incastonato tra le nazioni del centro Europa, non è niente male.
L’aspetto molto curato è evidente, ma non è quello che stupisce, anzi forse è l’unico elemento che in qualche modo ci si aspetta da una nazione che in Europa per certi fattori è seconda solo alla Svizzera.
Ciò che lascia sorpresi, soprattutto a chi magari non ha mai visto o letto qualcosa a riguardo, è la struttura della città posta su due livelli che in qualche modo la rende davvero unica. Anche perché non si tratta di una differenziazione legata a tempi storici diversi o alla presenza di una zona collinare, ma una morfologia territoriale davvero unica che ha permesso di edificare la città su due zone completamente divise.
Come raggiungere e spostarsi nella città di Lussemburgo?
La città è dotata di aeroporto, collegato con diverse città europee. Quindi se si è fortunati, un volo diretto, altrimenti uno con scalo. In alternativa si può atterrare in città non troppo lontane come Bruxelles, Francoforte o Stoccarda.
Una volta giunti in città, vale la pena sfruttare i mezzi pubblici, che in Lussemburgo sono gratis. C’è una rete tranviaria che collega la stazione ferroviaria e i luoghi principali.
Per il resto vanno benissimo i propri piedi, perché le distanze sono tutte molto brevi.
Quanto tempo serve per visitare la città di Lussemburgo?
Poco. Può bastare un giorno, meglio se due o al massimo tre se si vuole vedere qualcosa di limitrofo alla città.
Una visita della città prevede ovviamente sia la città bassa che quella alta.
Iniziamo dalla città bassa…
Grund, Pfaffenthal e Clausen sono i tre quartieri che contraddistinguono questa zona della città. Pur facendo parte di un’unica area, hanno ognuno le sue peculiarità e differiscono per quelle.
Il Grund probabilmente è quello più visitato e caratteristico. Le sue stradine tipiche che si snodano lungo le sponde del fiume Alzette offrono diversi luoghi da visitare come il Museo di Storia Naturale e l’antica Abbazia di Neumunster, che ora ospita l’Istituto Europeo dei Percorsi Culturali.
Entrando in quel complesso monumentale si può godere del bellissimo scorcio tra l’Abbazia e il fiume, col ponte Stierchen appartenente all’antica fortificazione, lungo il qualche passa anche uno dei cammini per Santiago de Compostela. Frontalmente sono visibili le “casematte”, ovvero una rete di circa 23km di cunicoli utilizzati per difendere la città.
C’è un un continuo e ovvio richiamo alle antiche fortificazioni per quella che un tempo fu considerata la città più inespugnabile d’Europa dopo Gibilterra.
Per accedere al Grund partendo dalla città alta, ci sono diverse modalità sia a piedi tramite strade e sentieri (ad esempio quello all’inizio del ponte della Passerelle), sia tramite l’ascensore St Esprit nei pressi del Palazzo di Giustizia.
Il Pfaffenthal è un quartiere della città bassa che grazie all’installazione di un ascensore panoramico, ha ripreso a vivere. Molto più verde e boscoso del Grund, è infatti la meta preferita per chi cerca natura, ama fare jogging e tranquille pedalate.
Tra i vari modi per raggiungere questo quartiere (c’è anche una funicolare che lo collega al quartiere Kirchberg), è senz’altro consigliabile quello che tramite ascensore panoramico lo collega al parco della Fondazione Pescatore.
Anche il Clausen è un quartiere ricco di verde con un rigoglioso bosco, ma non è solo quello a contraddistinguerlo. Quest’altra zona della Città Bassa è famosa per essere stata sede di antichi birrifici che ora sono diventati ristoranti e locali per la movida serale e notturna della città.
Tra le curiosità del quartiere vanno ricordati sicuramente alcuni resti dell’antica fortificazione e anche un cimitero ebraico, distrutto in epoca nazista e poi ricostruito.
Il quartiere si raggiunge facilmente dal Kirchberg, ovvero la zona moderna a nord est o anche col bus.
Ora passiamo nella parte alta della città…
La Città Alta non è molto grande, anzi se facciamo riferimento al solo centro storico è davvero piccola e si visita con una piacevole passeggiata di qualche ora.
E’ una zona delimitata da un immenso parco cittadino a nord ovest, dai ponti Adolphe e Passerelle a sud e dalla città bassa ad est.
La Città Alta presenta diversi edifici e monumenti di straordinaria bellezza, come la Cattedrale di Notre-Dame del XVII secolo. Bisogna assolutamente entrarci per apprezzare del tutto questo simbolo che caratterizza lo skyline della città, con le altissime guglie gotiche. All’interno è possibile visitare anche la cripta che contiene le spoglie della famiglia Granducale.
Per quanto riguarda i musei, all’interno del centro storico c’è il Museo Nazionale d’Arte e Storia che vale la pena visitare.
E dato che parliamo di musei, poteva mancare in Lussemburgo un museo legato alle banche e al denaro? Assolutamente no! Molto particolare è infatti il Bank Museum, a pochi passi dal centro e visitabile gratuitamente.
Per il resto c’è tanto da passeggiare lungo le larghe strade pedonali e le piazze che raccolgono i posti a sedere di bar e bistrot, come la piazza d’Armi, nella quale c’è un antico chiosco per le feste.
Nello stesso centro storico si trova anche il Palazzo Granducale. Un edificio che chiunque si aspetterebbe in una delle piazze principali e invece è quasi nascosto in una delle strade vicine alla grande piazza Guglielmo II.
Altra bellezza della Città Alta è l’immenso parco cittadino che occupa tutta la zona nord ovest. Dall’area della Fondazione Pescatore fino al ponte Adolphe, è un unico polmone verde, perfetto per godersi relax e passeggiate. Così come accade nelle aree verdi della Città Bassa.
Un’altra interessante cosa da non perdere è la passeggiata panoramica del Chemin de la Corniche, lungo le mura fortificate della città, con un panorama stupendo sulla città bassa.
Lasciando il centro storico della Città Alta, si può pensare di visitare altre due realtà della capitale del Lussemburgo.
La prima è il quartiere del Kirchberg, collegato al centro città grazie al ponte Grande-Duchesse Charlotte e sede di tutte le realtà legate all’Unione Europea e la relativa banca, ma anche luogo dove sorgono diversi edifici legati allo sport, come il palazzetto cittadino e alla cultura come la Philharmonie e il museo d’arte moderna Mudam.
Altra zona invece diametralmente opposta è quella del quartiere Bonnevoie, nei pressi della stazione ferroviaria.
Oltre ad essere il più grande quartiere residenziale della città, si tratta di un luogo sempre più frequentato dai giovani, complice lo stile bohémien che lo caratterizza.
Simbolo di questo quartiere multiculturale sono le cosiddette Rotondes, strutture appunto “rotonde” site alle spalle della stazione e destinate ad eventi culturali ed artistici.
Un luogo interessante con annesso bar all’aperto che riprende il recupero di zone industriali della stazione, dato che nell’800 erano strutture atte al deposito e manutenzione di materiale ferroviario.
Cosa mangiare
Non si può parlare di un qualsiasi luogo del mondo senza almeno accennare ai piatti tipici. Il Lussemburgo può stupirvi anche in questo perché la cucina subisce influenze da diversi paesi, col risultato di una buona varietà di sapori
Nella cucina lussemburghese non manca la carne di maiale, le patate e le zuppe, non a caso infatti tra i piatti tipici c’è il Judd mat Gaardebounen a base di stinco di maiale e la zuppa Bounenschlupp.
Nel visitare Lussemburgo vale la pena assaggiare anche i vini, di cui ha una vasta produzione sul confine con Francia e Germania ed ovviamente la birra, che viene prodotta anche nella stessa città.
Io faccio parte della categoria di chi è stato in Belgio ma non ha visitato il Lussemburgo.
Articolo interessante con molte info utili. Ti chiederò sicuramente la prossima volta che sarò da quelle parti.