Day#7: San Juan de Ortega – Carrion de Los Condes
Anche in questa tappa tanti km, dopo le difficoltà e le fatiche delle prime tappe queste ultime sembrano passeggiate. La notte è passata bene, nonostante un concerto di russanti e letti cigolanti…la stanchezza era tanta e avremmo dormito anche in una trincea sotto bombardamento.
Alle 8.30 siamo già pronti, anche perché alle 8 la camerata doveva essere liberata. Il freddo è pungente lungo la discesa che porta a Burgos e il nostro ingresso alla zona industriale della città è accompagnato anche da qualche goccia d’acqua, la prima pioggia da quando siamo in viaggio. Fortunatamente è solo una nuvola di passaggio. Facciamo la seconda colazione in un bar che ci timbra la credenziale e attraversiamo la città, di cui la parte antica si rivela molto interessante. Come tutte le città della zona, anche Burgos ha una propria cattedrale facilmente individuabile per l’altezza.
L’aspetto utile del cammino è il fatto che conduce lungo le vie principali e davanti ai luoghi più importanti, così non serve cercarli ma basta seguire le note freccia gialle. Passiamo in un parco cittadino e poi nel campus universitario prima di immetterci in un sentiero sterrato che ci fa lasciare definitivamente Burgos.
Le prime decine di km sono molto rilassanti. Il selciato è sterrato ma non troppo pietroso e a mezzogiorno abbiamo già percorso quasi 50km; solo il vento non ci ha permesso di farne di più. Ci fermiamo a mangiare nel piccolo borgo di Hornillos del Camino, molti italiani presenti e qualche ciclista di passaggio. Forse nel periodo estivo ci sono più ciclisti, noi al momento non ne abbiamo visti più di 5 e quasi tutti dopo Logrono.
Digeriamo pedalando lungo le mesetas della Castiglia. Il vento forte diventa una costante di tutta la tappa e ci fa stancare inutilmente. Si va avanti lungo i sentieri pianeggianti di cui solo il vento freddo rende evidente la loro quota intorno ai 700m slm. Tra qualche salita e spettacolari discese davanti a orizzonti mozzafiato, si giunge a Hontanas, borgo che spunta improvvisamente incastonato nella vallata. Lo superiamo e continuiamo pedalando con buona velocità media.
Tantissimi i pellegrini a piedi incontrati, o almeno molti di più rispetto alle prime tappe. Per loro questa tappa sembra abbastanza dura; sono decine di km sotto al sole e lungo sentieri che sembrano infiniti.
Dopo Hontanas si anima la tappa. Il sentiero finisce e si giunge su una strada di campagna alberata e asfaltata che passa davanti alle rovine del convento di San Anton, in cui durante il Medioevo curavano il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”. Ora del convento restano solo alcune pareti ma resta suggestivo e all’interno c’è un albergue con pochi posti letto. Anche qui un timbro ricordo lo mettiamo.
Entriamo dopo pochi km a Castrojeriz, molto caratteristico col suo castello sulla collina. Dalle mappe ci aspettavamo una salita e alla vista della collina col castello abbiamo subito pensato a quella. Ma seguendo le frecce del cammino superiamo il paese e di salite nemmeno l’ombra, tantomeno quella del castello. Il perché lo scopriamo scendendo nella vallata seguente, dove si scorge da lontano una dura salita sul fianco di una collina. La salita è tutta in sterrato con pendenza media del 12%, ma salendo abbiamo trovato qualche picco che andava oltre il 16%. Si tratta di un km che la guida per ciclisti consiglia di affrontare salendo a piedi e spingendo la bici. Noi iniziamo a salirla in sella e tra sudore colante e attenzione alle pietre, la completiamo. Dalla collina il paesaggio è stupendo e a seguire ci aspetta una discesa del 18%.
Altro posto interessante della tappa è stata la chiesa di Sal Nicolas, recuperata negli anni 90 e restaurata. Ora è un albergue per i pellegrini ed è molto caratteristico in quanto si mangia e si dorme nella piccola e unica navata. La gestione del posto è a carico di italiani che lo tengono aperto da Pasqua ad ottobre. Ci offrono caffè e biscotti.
Lasciamo la provincia di Burgos e la strada diventa un sentiero di pietrisco che attraversa vari borghi prima di convergere alla strada asfaltata che dopo 20km arriva alla meta di oggi: Carrion de los Condes. Molto bello anche l’albergue di Boadilla del Camino, con piscina e prato all’interno di una struttura medievale. Infine il canal de castilla, antico e tenuto perfettamente funzionante.
Unico inconveniente dell’arrivo di oggi è la ruota posteriore che probabilmente è forata e mi tocca sostituirla con quella di riserva domani prima di ripartire.
Alloggiamo al monastero di Santo Espiritu di Carrion de los Condes, in ottimo stato e molto grande. 5€ per un letto e servizio lavanderia con gettoniera di cui approfittiamo. Cena abbondante in una locanda del paese, con insalatona di tonno, carne e patate, melone e birra.
Ora, a Carrion de los Condes, solo 400km ci dividono da Santiago, prossima meta? Forse Leon…vedremo…