Nantes toccata e fuga
Basta così poco per visitare Nantes? Assolutamente no…però se come successo a me, dovesse capitarvi di passarci una mezza giornata a causa di un volo o di un trasferimento in altre zone della Francia, mica ve ne state a sonnecchiare su una panchina, senza visitarne nemmeno una piccola zona?
Il centro di Nantes non è molto grande però ha tanti luoghi interessanti da visitare. Dall’aeroporto si raggiunge facilmente la zona centrale, grazie allo shuttle diretto al costo di 9€ a tratta. In alternativa si può prendere il bus 48 e poi cambiare al suo terminale con la linea 3 del tram, in tal caso il costo è minore, si può dare un occhio al sito ufficiale della TAN. Una volta alla arrivati al centro, il gioco è fatto e tanti posti si raggiungono con due passi a piedi. Se proprio siete stanchi, c’è un’ottima rete tramviaria.
Il primo impatto che si ha è di tipo architettonico contemporaneo. Tantissimi edifici di recente costruzione svettano sulle rive della Loira, in particolare sull’Ile de Nantes, cioè l’isolotto che divide la Loira in due, il braccio della Maddalena e quello di Pirmil. Sull’estremità ovest c’è Le Machines de l’Ile, un’esposizione di macchine che sembrano venute fuori dai libri di Jules Verne.
Lo shuttle dell’aeroporto, ma anche il tram, conducono a ridosso del Canal Saint-Felix, quindi a pochi passi a piedi dal castello dei duchi di Bretagna. Per arrivarci si passa davanti allo storico biscottificio Lieu Unique, oggi diventato un importante centro espositivo di arte contemporanea, oltre che luogo di ristoranti e bar.
Il castello è il simbolo plateale di come Nantes fu in passato un’importante città della Bretagna, la più grande di tutte e non a caso residenza dei duchi. Solo dopo il 1969 la zona, denominata Loire Atlantique, è entrata appunto a far parte dei cosiddetti paesi della Loira, noti al mondo per i loro bellissimi castelli.
Questo di Nantes è conosciuto soprattutto per essere stato abitato da Francesco II di Bretagna e per aver visto nascere sua figlia Anna alla fine del basso medioevo, come racconta una targa all’interno.
Si accede attraverso le mura da diversi ingressi, se non ricordo male ne sono tre, gratuitamente. All’interno c’è un immenso spazio con un ufficio dove si possono reperire le info dei servizi e dei tour possibili. Qualcosa è visitabile anche senza biglietto, ad esempio se si vuole salire sui bastioni tramite la larga gradinata e avere una vista su quella zona della città. Infine da visitare c’è anche il museo della storia della città di Nantes, acquistando il relativo ticket.
Dal castello ci si può dirigere verso la cattedrale dei santi Pietro e Paolo, attraversando il viale alberato pedonale meglio noto come cours Saint-Pierre. Un piccolo e intenso break cittadino che conduce alla cattedrale passandoci accanto dal retro.
Delle cattedrali gotiche francesi è quasi inutile parlarne, la bellezza e l’imponenza è qualcosa di eccezionale o almeno a me piacciono tanto. Povere di elementi e semi buie internamente, con le vetrate colorate che lasciano entrare una luce fioca che sembra fermarsi e luccicare solo lì sul vetro.
Questa di Nantes dei santi Pietro e Paolo è davvero maestosa e ha all’interno diverse statue interessanti. Ha avuto un’opera di restauro completata negli anni 70 dello scorso secolo, dopo i bombardamenti della guerra mondiale che arrecarono molti danni. In particolare c’è il momumento funebre a Francesco II di Bretagna e moglie, commissionato dalla stessa figlia Anna e il cenotafio del generale de Lamoricière, voluto dal papa Pio IX.
Uscendo dalla cattedrale ci si ritrova innanzi al vero e proprio cuore pulsante di Nantes. Un reticolato di vicoletti e strade piene di caffè, bistrot, boulangerie e locali. Col bel tempo è tanta la gente che riempe queste strade, fermandosi a bere e a mangiare qualcosa ai tavoli all’aperto. Pertanto una volta visitata la cattedrale, immergetevi in queste strade e godetevi il clima cittadino di Nantes, magari assaggiando anche qualcosa di tipico.
Proprio passeggiando per queste strade del centro storico si giunge a Place Royale, dove c’è un’ampia fontana con statue che rappresentano la città di Nantes e i suoi fiumi, cioè La Loira e due dei suoi affluenti. Attenzione agli schizzi d’acqua perché la fontana cambia spesso la direzionalità e la potenza del getto, quindi potreste bagnarvi completamente.
Nei pressi della piazza c’è la basilica di San Nicolas di stile neogotico. Anche questa, come la cattedrale, è bellissima e dall’atmosfera ancora più particolare della precedente. Da piazza Royale, continuando lungo rue Crebillon, si giunge a piazza Graslin dove c’è l’omonimo teatro e lì nei pressi, per gli amanti dello shopping, la galleria del Passage Pommeraye. Un’occhiata alla struttura architettonica dell’800 vale la pena darla, anche se non vi interessa lo shopping.
Infine, cosiderato il poco tempo a disposizione, si può fare una passeggiata ritornando nei pressi del castello e terminare il tutto al parco cittadino, cioè le Jardin des plantes. Un luogo molto particolare grazie alle realizzazioni di Claude Ponti, un illustratore di libri per bambini, che insieme a tante altre attrattive, rendono questo parco uno dei luoghi più visti a Nantes.
Se in questa passeggiata avete paura di perdervi o di dimenticare qualche posto interessante, allora potreste seguire la linea verde che trovate dipinta sulle strade. Sì, avete capito bene…a Nantes c’è una linea verde che scorre sul manto stradale nota come “Voyage à Nantes”. Seguendola percorrerete le strade della città passando accanto agli edifici, chiese, musei e attrazioni più importanti della città.
Ecco quello che si può vedere e ammirare a Nantes in poche ore. Senz’altro ci sarà tanto ancora da vedere se avete possibilità di trattenervi più giorni. Si dice (io non ci sono stato) che il tratto di Loira da Nantes a Saint-Nazaire, cioè fino alla foce, sia molto bello e percorribile anche in battello. Sicuramente da provare la prossima volta!